Come Fare Web Scraping Dei Commenti YouTube
In questa guida ti voglio mostrare come fare web scraping dei commenti presenti sotto a un video YouTube.
Per cambiare una data situazione, dobbiamo cambiare noi stessi, e per cambiare noi stessi, dobbiamo essere in grado di cambiare le nostre percezioni.
Vogliamo tutti avere successo. Un modo per riuscirci è, secondo l’autore, quello di identificare le abitudini che possono aiutarci nel nostro viaggio.
Il mio consiglio è quindi di leggere o ascoltare “7 regole per avere successo” in formato audiolibro.
Non hai tempo divorare queste 432 pagine?
Capisco bene: la maggior parte di noi non ne ha. Ecco perché ho pensato di raccontartelo io, con un bel riassunto dei passaggi principali.
Vuoi andare subito al dunque? Qui ti ho preparato un video tutorial su come effettuare la verifica del dominio su Facebook Ads per iOS 14. In questo modo, non dovrai leggere passo a passo tutto quanto ti ho scritto, né guardare gli screenshot, ma…
Ti racconterò a voce le novità e, in fondo al video, avrai modo di seguirmi passo a passo nell’aggiornamento.
Il libro si apre con un esauriente excursus: ci racconta di tutta una serie di persone ad alto coefficiente di successo, che per riuscire ad arrivare lì dove sono hanno avuto bisogno di sviluppare la propria auto efficacia e di migliorare il rapporto con le persone.
Covey crede che il modo in cui vediamo il mondo sia interamente basato sulle nostre percezioni. Per cambiare una data situazione, dobbiamo cambiare noi stessi. E per riuscirci, dobbiamo essere in grado di cambiare le nostre percezioni.
Studiando oltre 200 anni di letteratura basata sul concetto di “successo”, Covey ha identificato un cambiamento molto importante nel modo in cui gli esseri umani hanno definito il successo nel tempo.
In passato, le fondamenta del successo si basavano sull’etica del carattere (cose come integrità, umiltà, fedeltà, temperanza, coraggio, giustizia, pazienza, industria, semplicità, modestia e la regola aurea). Ma a partire dagli anni ’20, il modo in cui le persone vedevano il successo si spostò verso ciò che Covey chiama “etica della personalità” (dove il successo è una funzione della personalità, dell’immagine pubblica, degli atteggiamenti e dei comportamenti).
Oggi giorno, le persone cercano soluzioni rapide. Vedono una persona, un team o un’organizzazione di successo e chiedono: “Come fate? Insegnatemi il vostro segreto!”
Ma queste sono inutili “scorciatoie”: cerchiamo di ottenerle per risparmiare tempo, fatica e ottenere comunque il risultato desiderato. Non si rendono conto, però, che questi sono solamente cerotti, soluzioni a breve termine. Non affrontano il problema partendo dalla radice.
“Il modo in cui vediamo il problema è il problema”, scrive Covey. Dobbiamo permettere a noi stessi di cambiare paradigma: questo vuol dire modificare noi stessi in profondità, e non solo in maniera superficiale.
Siamo noi al comando. Scegliamo noi la sceneggiatura della nostra vita. Usa questa consapevolezza per essere proattivo e assumerti la responsabilità delle tue scelte.
La prima abitudine di cui parla Covey è essere proattivi. Ciò che ci distingue come esseri umani da tutti gli altri animali è la nostra capacità intrinseca di esaminare il nostro carattere, di decidere come vedere noi stessi e le nostre situazioni, e di controllare la nostra stessa efficacia.
In parole povere, per essere efficaci bisogna essere proattivi.
Le persone reattive assumono una posizione passiva: credono che il mondo stia accadendo a loro. Dicono cose come:
Pensano che il problema sia “là fuori”. Invece no: è quel pensiero stesso, il reale problema. La reattività diventa una profezia che si auto avvera e le persone reattive si sentono sempre più vittime.
Le persone proattive, invece, riconoscono di avere responsabilità o “capacità di risposta”. Covey intende, con questo, la capacità di scegliere come rispondere a un dato stimolo o situazione.
Per essere proattivi, dobbiamo concentrarci sul Circolo di influenza che si trova all’interno del nostro Circolo di preoccupazione. In altre parole, dobbiamo lavorare sulle cose per cui possiamo fare qualcosa.
L’energia positiva che esercitiamo farà espandere il nostro Circolo di Influenza.
Le persone reattive, d’altra parte, si concentrano su elementi che si trovano nel loro Circolo di Interesse ma non in quello di Influenza. Questo li porta a incolpare meri fattori esterni, emanando energia negativa e causando la contrazione del loro Circolo di Influenza.
Sfida te stesso a testare il principio della proattività procedendo come segue:
Converti attività reattive in attività proattive.
Inizia con una destinazione chiara in mente. Covey dice che possiamo usare la nostra immaginazione per sviluppare una visione di ciò che vogliamo diventare e usare la nostra coscienza per decidere quali valori ci guideranno.
La maggior parte di noi trova piuttosto facile darsi da fare. Lavoriamo duramente per ottenere vittorie: promozioni, maggiori entrate, più riconoscimento. Ma spesso non ci fermiamo a valutare il significato che sta a monte di questa frenesia, di queste vittorie. Non ci chiediamo se queste cose su cui ci concentriamo così intensamente siano ciò che conta davvero per noi.
L’abitudine 2 suggerisce che, in tutto ciò che facciamo, dovremmo iniziare con il finale già scritto in mente. Inizia con una destinazione chiara. In questo modo, possiamo assicurarci che i passi che stiamo compiendo siano nella giusta direzione.
Covey osserva che dovremmo sforzarci di essere centrati sui nostri principi. Dobbiamo identificare i principi senza tempo e immutabili in base ai quali dobbiamo vivere le nostre vite. Questo ci darà la guida di cui abbiamo bisogno per allineare i nostri comportamenti ai nostri valori & convinzioni.
Sfida te stesso a testare il principio della proattività procedendo come segue:
Visualizza dettagliatamente il tuo funerale. Chi è presente? Cosa dicono di te? Di come hai vissuto la tua vita? Delle relazioni che hai avuto? Cosa vuoi che dicano? Pensa a come cambierebbero le tue priorità se avessi solo 30 giorni in più da vivere. Inizia a vivere secondo queste priorità.
Suddividi i diversi ruoli nella tua vita – professionale, personale o di comunità – ed elenca dai tre ai cinque obiettivi che desideri raggiungere per ciascuno.
Definisci cosa ti spaventa. Un discorso pubblico? Una recensione negativa sul libro che hai appena pubblicato? Annota lo scenario peggiore per la tua più grande paura, quindi visualizza come gestirai questa situazione. Scrivi esattamente come lo gestirai.
Per gestire noi stessi in modo efficace, dobbiamo stabilire delle priorità. Dobbiamo avere auto disciplina nel darci delle priorità alle nostre azioni quotidiane, in base a ciò che è più importante per noi, non a ciò che è più urgente.
Nella seconda regola, abbiamo discusso sull’importanza di determinare i nostri valori e di capire cosa intendiamo ottenere. La regola 3 riguarda, effettivamente, il raggiungimento di questi obiettivi e l’esecuzione delle nostre priorità giornaliere.
Al fine di mantenere la disciplina e il focus che ci servono per raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo avere la forza di volontà per fare qualcosa quando non vogliamo farlo. Dobbiamo agire secondo i nostri valori piuttosto che in base ai nostri desideri o impulsi.
Tutte le attività possono essere classificate in base a due fattori: urgenti e importanti.
Per abitudine ormai consolidata, noi ci muoviamo in reazione a questioni urgenti. Passiamo il nostro tempo a fare cose che non sono importanti.
Se ci concentriamo sulla gestione di crisi e problemi, questi continueranno a diventare sempre più grandi fino a consumarci. Da ciò ne derivano stress, burnout e via dicendo.
Se ci concentriamo invece sulle interruzioni, le call telefoniche, le conf call, passiamo la maggior parte del nostro tempo a reagire su questioni che possono sembrare urgenti, ma che in realtà sono “urgenti per gli altri”, in base alle loro priorità ed aspettative. Questo porta ad avere una concentrazione a breve termine, alla sensazione di perdere il controllo sulle proprie questioni e ad avere solo relazioni superficiali.
Se ci concentriamo solo sulle questioni piacevoli e sulle attività superflue, stiamo praticamente conducendo una vita irresponsabile. Questo spesso porta a essere licenziato dal lavoro e ad essere fortemente dipendente dagli altri.
L’ultima ipotesi di Covey è quella composta dalla costruzione di relazioni, dal riconoscimento di nuove opportunità e dalla pianificazione. È la gestione più efficace. Tutte cose che sappiamo di dover fare, ma che rimandiamo perché non ci appaiono urgenti.
Per poterci concentrare su quest’ultima tipologia di attività, dobbiamo imparare a dire “no” ad altre attività, quelle che per esempio ci possono sembrare urgenti. Dobbiamo anche essere in grado di delegare in modo efficace. In questo modo, stiamo iniziando a pensare al futuro, a lavorare sulle radici dei nostri problemi e sulla prevenzione di nuove crisi. Questo ci aiuta a implementare il principio di Pareto: l’80% dei tuoi risultati proviene dal 20% del tuo tempo.
Dobbiamo sempre mantenere un focus primario sulle relazioni e sui risultati e un focus secondario sul tempo.
Sfida te stesso a testare il principio della proattività procedendo come segue:
Identifica un’attività del quadrante II che hai trascurato. Scrivilo e impegnati a implementarlo.
Crea la tua matrice di gestione del tempo per iniziare a stabilire le priorità.
Stima quanto tempo trascorri in ogni quadrante. Quindi registra il tuo tempo in 3 giorni. Quanto è stata accurata la tua stima? Quanto tempo hai trascorso nel quadrante II (il quadrante più importante)?
Al fine di stabilire relazioni interdipendenti efficaci, dobbiamo impegnarci a creare situazioni vantaggiose per tutti, reciprocamente vantaggiose e soddisfacenti per ciascuna parte.
Covey spiega che ci sono sei paradigmi di interazione umana:
L’opzione migliore è creare situazioni Win-Win. Con Win-Lose, o Lose-Win, una persona sembra ottenere ciò che vuole per il momento, ma i risultati avranno un impatto negativo sul rapporto tra queste due persone in futuro.
L’opzione Win-Win o No Deal è importante da utilizzare come backup. Quando abbiamo No Deal come opzione nella nostra mente, ci libera dalla necessità di manipolare le persone e spingere la nostra agenda. Possiamo essere aperti e provare davvero a capire i problemi sottostanti.
Nel risolvere per Win-Win, dobbiamo considerare due fattori: considerazione e coraggio. Per capire, guarda lo schema che ti ho preparato qui sotto:
Nella situazione Win-Win è importante mantenere la mentalità dell’abbondanza, o la convinzione che ci sia molto là fuori per tutti.
La maggior parte delle persone opera con la mentalità della scarsità. Le persone con la mentalità di scarsità hanno difficoltà a condividere riconoscimenti o crediti e trovano difficile essere sinceramente felici dei successi degli altri.
Quando si tratta di leadership interpersonale, più il nostro carattere è genuino, più alto è il nostro livello di proattività; più siamo impegnati nel win-win, più potente sarà la nostra influenza.
Per ottenere vantaggi per tutti, concentrati sui risultati, non sui metodi; sui problemi, non sulle persone.
Infine, lo spirito di Win-Win non può sopravvivere in un ambiente di competizione. Dobbiamo allineare il nostro sistema di ricompensa ai nostri obiettivi e valori e disporre dei sistemi in atto per supportare la mentalità Win-Win.
Inizia a pensare Win-Win con queste sfide:
Pensa a un’interazione imminente in cui tenterai di raggiungere un accordo o una soluzione. Scrivi un elenco di ciò che l’altra persona sta cercando. Successivamente, scrivi un elenco accanto a quello di come puoi fare un’offerta per soddisfare tali esigenze.
Identifica tre relazioni importanti nella tua vita. Pensa a ciò che ritieni sia l’equilibrio in ciascuna di queste relazioni. Dai più di quello che prendi? Prendi più di quello che dai? Scrivi 10 modi per dare sempre più di quello che prendi con ciascuno.
Considera profondamente le tue tendenze di interazione. Vincono-perdono? In che modo influisce sulle tue interazioni con gli altri? Riuscite a identificare la radice di questo approccio? Determina se questo approccio ti è utile o meno nelle tue relazioni. Scrivi tutto questo.
Prima di poter offrire consigli, suggerire soluzioni o interagire efficacemente con un’altra persona in qualsiasi modo, dobbiamo cercare di comprenderne la sua prospettiva attraverso l’ascolto empatico.
Supponiamo che tu vada da un ottico e che tu gli sottoponga i tuoi problemi di vista. Lui, in cambio, si toglie gli occhiali, te li porge e ti dice: “Tieni, prova questi: li uso da anni e mi trovo benissimo! ” Li indossi, ma peggiorano solo il problema. Quali sono le possibilità che torni da quell’ottico?
Sfortunatamente, facciamo la stessa cosa nelle nostre interazioni quotidiane con gli altri. Si prescrive una soluzione prima di diagnosticare il problema. Non cerchiamo quasi mai di comprendere a fondo il problema, prima.
La quinta abitudine dice che dobbiamo cercare prima di capire, poi di essere compresi. Per cercare di capire, dobbiamo imparare ad ascoltare.
Non possiamo semplicemente usare una tecnica per capire qualcuno. In effetti, se una persona sente che la stiamo manipolando, metterà in dubbio le nostre motivazioni e non si sentirà più al sicuro aprendosi a noi.
Ascoltare empaticamente richiede un cambio di paradigma fondamentale. In genere cerchiamo prima di essere compresi. La maggior parte delle persone ascolta con l’intento di rispondere, non di capire. In un certo qual modo, si stanno solo preparando a rispondere.
Dopo tutto, sottolinea Covey, gli esperti di comunicazione stimano che:
Quando ascoltiamo, normalmente tendiamo a rispondere in uno dei quattro modi seguenti:
Ma se sostituiamo questi tipi di risposta con l’ascolto empatico, vedremo risultati incredibilmente migliori nel nostro sistema di comunicazione. Ci vuole tempo per fare questo cambiamento, ma hai bisogno di meno tempo per imparare la pratica dell’ascolto empatico, che non quello che ti serve per risolvere malintesi.
Ecco alcuni modi per prendere l’abitudine di cercare prima di capire:
La prossima volta che guardi due persone che comunicano, tappati le orecchie e osservali. Quali emozioni vengono comunicate che potrebbero non essere trasmesse solo attraverso le parole? Una persona o l’altra era più interessata alla conversazione? Scrivi quello che hai notato.
La prossima volta che fai una presentazione, punta sull’empatia. Inizia descrivendo il punto di vista del pubblico in grande dettaglio. Quali problemi stanno affrontando? Stai offrendo una soluzione ai loro problemi?
Comprendendo la prospettiva di un’altra persona, abbiamo l’opportunità di creare sinergia: questo ci permette di scoprire nuove possibilità attraverso l’apertura e la creatività.
La combinazione di tutte le precedenti abitudini ci porta quindi alla sesta: Agisci in sinergia con gli altri. Potremmo anche definirla come la regola del ”Quando uno più uno è uguale a tre” oppure “Il totale è maggiore della somma delle sue parti”.
Esempio. Se pianti due piante vicine, le loro radici miglioreranno la qualità del terreno: entrambe le piante cresceranno meglio di quanto non riuscirebbero da sole.
Agire in sinergia con gli altri ci consente di aprire nuove possibilità. Ci consente, come gruppo, di abbandonare le vecchie abitudini per intraprenderne di nuove.
Come possiamo, quindi, introdurre la sinergia in una determinata situazione? Inizia a praticare le abitudini 4 e 5: pensa Win-Win.
Una volta fatto questo, prova a unire i tuoi desideri con quelli di un’altra persona. Capirete insieme i problemi, comprendete i bisogni, lavorerete insieme per creare una terza alternativa, che soddisfi le varie parti.
Quello che si ottiene è una trasformazione. Entrambe le parti ottengono ciò che vogliono e costruiscono la loro relazione durante il processo.
Dando fiducia e sicurezza, stimoleremo gli altri a diventare più aperti, a nutrirsi delle reciproche intuizioni e idee. È così che si crea una vera sinergia.
La vera essenza della sinergia è valutare le differenze: le differenze mentali, emotive e psicologiche tra le persone.
Dopo tutto, se due persone hanno la stessa opinione, una non è necessaria. Quando diventiamo consapevoli della prospettiva diversa di qualcuno, possiamo dire: “Bene! La vedi in modo diverso! Aiutami a vedere quello che vedi”.
Cerchiamo prima di capire, e poi troviamo forza e utilità in quelle diverse prospettive per creare nuove possibilità e risultati Win-Win.
La sinergia ti consente di:
Ecco alcuni modi per prendere l’abitudine di cercare prima di capire:
Fai un elenco delle persone che ti irritano. Di queste, scegline una. In che modo le sue opinioni sono diverse? Mettiti nei suoi panni per un minuto. Cerca di immedesimarti in lei e nei suoi pensieri. Questo ti aiuta a capirla meglio? La prossima volta che sei in disaccordo con quella persona, cerca di interpretare le sue preoccupazioni e perché non è d’accordo con te. Più riuscirai a capirla, più facile sarà cambiare sua idea o la tua.
Fai un elenco di persone con cui vai d’accordo. Ora scegli solo una persona. In che modo le sue opinioni sono diverse?
Ora descrivi una situazione in cui hai svolto un eccellente lavoro di squadra e sinergia. Perché è accaduto? Quali condizioni sono state soddisfatte? Quali hanno permesso di raggiungere una grande fluidità? Come puoi ricreare di nuovo queste condizioni?
Per essere efficaci, dobbiamo dedicare il tempo al rinnovamento fisico, spirituale, mentale e sociale. Il rinnovamento continuo ci permette di aumentare sinergicamente la nostra capacità di praticare ogni abitudine.
“Affila la lama” è incentrata sul rinnovamento. Circonda tutte le altre abitudini e le rende possibili, preservando e migliorando la tua più grande risorsa: te stesso.
Quattro sono le dimensioni della nostra natura, e ognuna di esse va curata regolarmente e in modo equilibrato:
Dimensione fisica: l’obiettivo del miglioramento fisico continuo è esercitare il nostro corpo in un modo da aumentare la nostra capacità di lavorare, adattarci e divertirci.
Per rinnovarci fisicamente, devi:
Concentrarsi sulla dimensione fisica aiuta a sviluppare i muscoli proattivi della prima abitudine. Agiamo in base al valore del benessere, invece di reagire alle forze che ci impediscono di allenarci.
Dimensione spirituale: l’obiettivo di rinnovare il nostro sé spirituale, è utile perché guida la tua vita e rafforza il tuo sistema di valori.
Per rinnovarti spiritualmente puoi:
Dimensione mentale: l’obiettivo del rinnovamento della nostra salute mentale è quello di espandere il nostro cervello.
Per rinnovarti mentalmente puoi:
Concentrarti sulla tua dimensione mentale ti aiuta a praticare la Regola 3: ti permette, quindi, di gestire in maniera efficace il tuo tempo e massimizzare le risorse.
Dimensione sociale / emotiva: ha come obiettivo quello di sviluppare relazioni significative.
Per rinnovarti emotivamente puoi:
Rinnovare la tua dimensione sociale ed emotiva ti aiuta a mettere in pratica le abitudini 4, 5 e 6: ti permette di riconoscere che esistono soluzioni vantaggiose per tutti, cercando di capire gli altri e trovando terze alternative reciprocamente vantaggiose attraverso la sinergia.
Mentre ci concentriamo sul rinnovamento di noi stessi, dobbiamo anche cercare di essere un esempio positivo per gli altri. Dobbiamo cercare di ispirare gli altri e aiutarli a intraprendere un percorso più elevato. Dobbiamo dimostrare che crediamo in loro, ascoltandoli empaticamente, incoraggiandoli ad essere proattivi.
La vera bellezza delle 7 abitudini è che il miglioramento di un’abitudine aumenta sinergicamente la nostra capacità di migliorare il resto.
Il rinnovamento è il processo che ci permette di muoverci lungo una spirale ascendente di crescita e cambiamento, di miglioramento continuo.
Ecco alcuni modi per prendere l’abitudine di cercare prima di capire:
Fai un elenco di attività che ti aiuteranno a rinnovarti lungo ciascuna delle 4 dimensioni. Seleziona un’attività per ogni dimensione ed elencala come obiettivo per la prossima settimana. Alla fine della settimana, valuta la tua performance. Cosa ti ha portato a riuscire o non riuscire a raggiungere ogni obiettivo?
Impegnati a scrivere una specifica attività di “affilare la lama” in tutte e quattro le dimensioni ogni settimana: svolgile, e poi valuta i risultati ottenuti.
In questa guida ti voglio mostrare come fare web scraping dei commenti presenti sotto a un video YouTube.
In questa guida ti voglio aiutare a effettuare la verifica del tuo dominio su Facebook, in ottica iOS 14 e Facebook Ads.
Per la rubrica “Libri di crescita personale”, questa volta ti voglio parlare di “Mindset: cambiare forma mentis per raggiungere il successo”. E voglio iniziare a farlo, citando una frase molto rappresentativa, dello stesso autore dell’opera:
Troverai al suo interno i miei contenuti migliori. Li ho selezionati e pubblicati per te…
Libri, tecniche, video oppure post…
Insomma, quanto mi frulla per la testa e che potrebbe essere utile per il tuo lavoro!
Sono un growth hacker / digital strategist di Torino, amo definirmi così.
Nella pratica, aiuto marketers come me e imprenditori che vogliono fare le cose da soli, a impostare software, tool e piattaforme correttamente. Li aiuto inoltre a creare campagne ads (su Facebook Ads e Google Ads principalmente) profittevoli e impostate correttamente.
Studio, analizzo, approfondisco, creo strategie e… Non smetto mai di imparare.
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